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Accadde oggi: 17 dicembre 1947 Roberto Proietti batte Kid Dussart
Il 17 dicembre del 1947 Roberto Proietti tornava a Bruxelles per concedere la rivincita all’idolo locale Kid Dussart, ma motivo principale per riprendersi la corona europea dei leggeri che già fu sua. Nel primo incontro il romano rovesciò le sorti del match, avendo pure subito un conteggio nel 2° tempo, travolgendo il pur bravo belga che desistè al 13° round. Dussart era tornato campione e i suoi concittadini erano sicuri che stavolta il romano non ce l’avrebbe fatta, considerando poi che Dussart aveva battuto l’inglese Thompson, che a sua volta aveva battuto Proietti. Sfide indirette che facevano ben sperare ai tifosi fiamminghi. Ma non fu così, perchè quella sera fu festa solo per circa 5.000 minatori italiani accorsi alla riunione. Proietti non entusiasmò come nel precedente match, al contrario fece una gara intelligente, senza sbagliare una virgola, anzi alla 7ma riprese fece subire un conteggio al padrone di casa. Fu un match condotto in maniera impeccabile dall’alto di una classe, che aveva pochi eguali. Alla fine delle 15 riprese lo sportivissimo pubblico belga lo applaudì senza esitazione. Se qualcuno domanda ad un appassionato di boxe romano quale secondo lui è stato il pugile più rappresentativo della Capitale, 99 su 100 dirà senz’altro Roberto Proietti, che fu per molti anni l’emblema della boxe a Roma, anche per le sue origini testaccine, il cuore della Città Eterna. Difficile selezionare in lui i colpi migliori, varietà e velocità andavano a braccetto, per non parlare di intelligenza che lo mettevano al riparo da ogni situazione. Battere Kid Dussart a casa sua non era impresa da poco. Il belga era un grande pugile e oltre ad aver conquistato l’europeo dei leggeri, più tardi diventerà anche campione nazionale dei welter e dei medi. Proietti in pratica era un leggero naturale, perfetto fisicamente, oltre al titolo nazionale sarà a più riprese campione europeo. Tentò anche la scalata mondiale e i suoi mezzi lo consentivano, ma la sua trasferta americana non fu positiva, anche perchè sentiva troppo la lontananza dalla sua città. Si ritirerà nel 1950, ad appena 29 anni, da Campione europeo, anche questo un particolare importante, con un record di 54 vittorie, 5 sconfitte e 2 pari. All’angolo aveva Luigi Proietti, il fratello, uno dei più grandi manager della nostra storia pugilistica.
(alb)